Villa Sucota

16 giugno/ Parolario/ Diamo i numeri!

La seconda giornata di Parolario offre una lunga serie di iniziative per tutte le età dislocate tra le ville del lungolago che collega Como a Cernobbio. Nel primo pomeriggio saranno proposti due laboratori a Villa Olmo: Arm Knitting per gli adulti alle 15,30 e Festa dei bambini con origami alle 16, per bambini e bambine dai 7 ai 12 anni. Alle 17 avrà luogo l’intervento Le nuove tecnologie: etica, società e potere a cura di Paolo Bellini. A seguire La sinfonia dell’infinitamente piccolo, con cui Michela Prest ci invita a concepire la fisica da un punto di vista completamente nuovo grazie alla collaborazione di Teatro Sociale di Como AsLiCo. Sempre alle 17, a Villa Sucota si parlerà di valorizzazione dei beni culturali nello sviluppo economico attraverso un dialogo tra Cludia Taibez della Fondazione Antonio Ratti, la direttrice del museo di Palazzo Reale a Genova Serena Bertolucci e il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori. Alle 18 poi, all’Ordine degli Architetti di Como in via Sinigaglia sarà presente Alberto Ferlenga con l’intervento Città e memoria: come strumenti del progetto. Di nuovo a Villa Olmo sarà messo in scena alle 18,15 uno spettacolo dal titolo Si calvi chi può. Commedia d’amore surreale in atto unico, proposto da Andrea Vitali e dagli ospiti della comunità riabilitativa di Piario in val Seriana. Presso lo spazio The Art Company di via Borgovico 163  sarà inaugurata alle 18,30 la mostra di Claudio Villa Sciur capitan, dedicata al cantautore comasco Davide Van De Sfroos. Alle 18,30 sarà anche inaugurato un ciclo di incontri a Villa Bernasconi a Cernobbio da Nicoletta Sipos, che presenterà il suo nuovo libro La promessa del tramonto. Un altro libro sarà presentato dalla sua autrice alle 19,30 a Villa Olmo: Buone ragioni per restare in vita di Anna Savini, che narra delle vicende di un malato di cancro. Il fisico  Guido Tonelli, tra gli scopritori del bosone di Higgs, sarà invece presente a Villa Olmo alle 20,30 per presentare il suo volume Cercare mondi. Per concludere la ricca giornata sarà proiettato il film Spider del regista canadese David Cronenberg, con Ralph Fiennes e Miranda Richardson. [T.G., ecoinformazioni]

Il cachemire dall’Oriente al Lario

È dedicata al cachemire l’ormai tradizionale mostra annuale promossa dalla Fondazione Antonio Ratti, quest’anno – come lo scorso – ampliata a raggiungere da villa Sucota anche villa Bernasconi a Cernobbio.

Cachemire-scialle

La mostra – promossa dalla Fondazione Antonio Ratti e dalla Città di Cernobbio – è complessa, come complicata è la storia e persino l’attualità di questo motivo che dall’Oriente ha ormai stabilmente conquistato anche la moda occidentale. In Italia lo si chiama cachemire (alla francese), in Gran Bretagna Paisley, ma il suo elemento fondamentale – quella goccia col peduncolo flesso, quasi ad alambicco – ha il nome persiano di boteh, che significa “ammasso di foglie” e quindi, in un certo senso, “giardino”. Veniva usato per decorare gli scialli di lana della regione indiana del Kashmir, ma è ormai stabilmente associato, soprattutto a Como, alla seta.

Cachemire-manteau

E quindi, nelle sale di villa Sucota e villa Bernasconi, si è trasportati dal lontano Oriente alle sfilate contemporanee, dalla Russia all’Alsazia, dagli scialli ai pizzi, dalle vesti ottocentesche alle camiciole hippy, dalle composte figure ottocentesche alle icone pop, dalle cravatte ai gilet, dalle sensuali vestaglie che il sommo Vate proponeva alle sue ospiti fino ai vestiti da sera del prêt-à-porter. È un viaggio che può apparire tortuoso, ma che si rivela di grande piacevolezza, e fonte di molti stimoli e di molte scoperte.

È anche un omaggio alla passione collezionistica di Antonio Ratti, che giusto trent’anni fa propose in una grande mostra una scelta di scialli cachemire dalle sue raccolte, mostra che servì a rilanciare la fortuna del motivo, non solo dal punto di vista degli studi. Nella mostra attuale l’ambizione è quella di indicare le molte strade che hanno portato a quegli straordinari reperti e che da quelli si dipartono nuovamente, presentando quindi nuovi pezzi inediti dalle collezioni del Museo Studio del Tessuto, aggiungendo le realizzazioni storiche e contemporanee di numerose aziende comasche, e affiancando oggetti, tessuti e abiti provenienti da altri musei e privati.

Ognuno può scegliere i suoi oggetti preferiti (ce n’è veramente per tutti i gusti). Per chi vuole approfondire il ricco catalogo, curato da Margherita Rosina e Francina Chiara e pubblicato da NodoLibri, offre tutte le informazioni del caso e una nutrita scelta di immagini.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

ce n’è veramente per tutti i gusti). Per chi vuole approfondire il ricco catalogo, curato da Margherita Rosina e Francina Chiara e pubblicato da NodoLibri, offre tutte le informazioni del caso e una nutrita scelta di immagini.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

La mostra è allestita nelle due sedi espositive di Villa Sucota a Como e di Villa Bernasconi a Cernobbio, situate a poca distanza l’una dall’altra sulla sponda occidentale del lago di Como.

Orari: da lunedì a venerdì 14-18, sabato e domenica 10-19

Aperture speciali e visite guidate su prenotazione

Biglietti: intero € 8, ridotto € 5 (fino a 25 anni, oltre i 65 e per convenzionati), gratuito fino a 12 anni

Informazioni: +39 031 3384976 – info@fondazioneratti.orghttp://www.fondazioneratti.org

Si amplia il chilometro (della conoscenza)

A partire da domenica 10 aprile il chilometro della conoscenza sarà, se non più lungo, più ampio: il sistema di parchi delle ville Olmo, Grumello e Sucota è ormai quasi completamente restaurato e quindi fruibile dal pubblico.

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In un’affollata conferenza stampa, seguita dall’escursione lungo i percorsi del parco di Villa Sucota, l’ultimo in ordine di tempo ad essere stato pienamente valorizzato, i responsabili dell’operazione hanno tenuto a sottolineare l’importanza di questo ulteriore arricchimento del patrimonio storico, artistico, naturalistico e turistico della città. Annie Ratti, presidente della Fondazione Antonio Ratti, e Paolo De Santis, presidente dell’Associazione Villa del Grumello, hanno ricordato le diverse tappe del chilometro, dalla prima messa a punto dell’idea nel 2005, e come queste si intersechino naturalmente con l’attività della Fondazione. In sostanza, l’obiettivo del chilometro è quello non solo di valorizzare la conoscenza del passato, ma anche e soprattutto di produrne di nuova, attuale e attiva.

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Annie Ratti e Paolo De Santis durante la conferenza stampa

 

 

 

 

 

A mostrare la ricchezza dei nuovi spazi fruibili, ci hanno pensato Emilio Trabella, noto conoscitore di ogni più minuto aspetto botanico e florovivaistico del Comasco, e Bartolomeo Pietromarchi, curatore di arte contemporanea. Così, tra una serra e un’opera di Richard Nonas, tra un albero di Sophora japonica e un padiglione di giardino, tra un belvedere e un’installazione sonora di Liliana Moro, il tutto – ovviamente – sullo strabiliante sfondo del primo bacino del Lario e della città di Como, si capisce l’entusiasmo dei promotori e le non comuni possibilità che tale complesso di parchi, ville, serre e varie altre amenità offre al pubblico.

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Emilio Trabella e Bartolomeo Pietromarchi all’inizio della visita guidata

 

 

 

 

 

Assai ricco il programma di attività e iniziative in occasione della giornata di inaugurazione domenica 10 aprile 2016, dalle 10 alle 18.

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Un momento della visita

 

 

 

 

 

 

Tre visite guidate botaniche esploreranno entrambi i parchi di Villa del Grumello e di Villa Sucota: alle 10 la visita sarà guidata da Emilio Trabella, paesaggista botanico della Società Ortofloricola Comense, mentre alle 15 e alle 16.30 la visita sarà a cura degli alunni della Scuola Agroambientale San Vincenzo di Albese. Il ritrovo è presso il ponticello pedonale all’ingresso del parco di Villa del Grumello, lungo il Chilometro della Conoscenza.

La Serra della Villa del Grumello sarà dedicata all’alimentazione bio e di filiera corta e al tema della sostenibilità ambientale, con attività organizzate in collaborazione con la Rete comasca Corto Circuito. Sempre nella Serra si terrà un’esposizione di sculture vegetali.

Nella Villa del Grumello, l’Associazione Battito d’Ali proporrà dei laboratori aperti di educazione ambientale per bambini e bambine della scuola dell’infanzia e per ragazze e ragazzi a partire dalla scuola primaria.

Nel parco e nel parterre della Villa del Grumello si susseguiranno piccole performance artistiche di danza e musica, a cura di eXcomo ballet, del gruppo musicale Der Gasn Nigun, di Daniel Collet alle percussioni e voce, dei chitarristi Flavio Minardo e Maurizio Aliffi, che alle ore 15.30 nel parterre della Villa presenteranno brani tratti prevalentemente dal repertorio di Django Reinhardt.

A Villa Sucota (Fondazione Antonio Ratti), sarà visitabile per tutto il giorno al piano terra della villa la mostra “Textilities…Once Removed”, a cura di Gregorio Magnani in dialogo con Rike Frank. La limonaia ospiterà il laboratorio creativo per bambini “Crea la tua T-shirt” e la lezione aperta “Le erbe aromatiche”.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile vedere le opere d’arte installate nel parco: “Yona Friedman Museum” sul piazzale della Villa, Gerry Bibby e Jimmie Durham nell’area della limonaia, Richard Nonas lungo la passeggiata verso il belvedere, Liliana Moro al Belvedere.

I Parchi della Villa de Grumello e della Villa Sucota, legati dal progetto del KM_C, saranno poi accessibili al pubblico ogni domenica dal 27 marzo al 2 novembre e per tutto il mese di agosto dalle ore 10 alle ore 18, salvo diverse indicazioni.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

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L’albero di Sophora japonica

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L’opera Bones di Richard Nonas

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Il belvedere

Giardini di seta a Como e Cernobbio

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La stagione estiva delle mostre lariane si apre con una notevole proposta che coniuga arte e natura: Giardini di seta è il titolo della doppia esposizione (a Villa Sucota di Como e a Villa Bernasconi di Cernobbio) aperta dall’11 luglio fino al prossimo 11 ottobre.

Approfondendo uno temi più cari all’imagerie tessile – quello cioè dei fiori, dei frutti, del verde – la mostra ripercorre la storia moderna della produzione tessile e della moda, dal Settecento ad oggi, con innumerevoli reperti e oggetti: disegni, tessuti, abiti e accessori. È una festa di colori e di forme, che spazia dai broccati settecenteschi, ai leggeri tessuti della Belle Epoque, al design più recente: se ne ricava un percorso ricchissimo che valorizza sia i prodotti del settore tessile lariano (soprattutto per i decenni più recenti) sia le realizzazione di un più vasto contesto europeo (soprattutto lionese).

Il percorso inizia a Villa Sucota, che ospita la prima parte della storia: sete barocche lionesi, taffetas decorati con tralci di rose o di bacche, cotoni per arredamento, il tutto articolato in sette tappe, dalle suggestive intitolazioni “Giardini barocchi”, “Giardini sinuosi”, “Giardini romantici”, “Legature romantiche”, “Giardini alle pareti”, “Giardini di violette”, “Giardini ruggenti”.

A Villa Bernasconi di Cernobbio è invece ospitata la parte dedicata al Novecento, il periodo della progressiva affermazione delle seterie comasche, fornitrici dell’Alta Moda italiane e dell’Haute Couture francese; qui i due piani della villa sono suddivisi in “Giardini di frutta e verdura”, “Giardini di erbe aromatiche”, “Sete comasche per la moda internazionale, “Giardini pop”, “Giardini tropicali”, “Giardini di rose”, “Sarti italiani nel dopoguerra”, “La magia dell’haute couture”. Sempre a Villa Bernasconi si trova il bonus dell’esposizione, costituito da alcune tavole dell’erbario otto-novecentesco di Giuseppe Fabani, medico condotto di Cernobbio, prestato dalla Fondazione Rusca di Como.

Tra tutti i materiali esposti, nonostante la straordinaria bellezza di alcuni disegni e di alcuni tessuti, sono però gli abiti a svettare: in particolare alcuni degli anni ruggenti (a Villa Sucota) e altri dell’Haute Couture parigina della seconda metà del Novecento a Villa Bernasconi; anche da soli meriterebbero una visita.

Va anche sottolineato che le due sedi della mostra risultano tutt’altro che casuali: in Villa Sucota a Como erano ospitati. prima della Fondazione Antonio Ratti, gli uffici delle Seterie Ratti, mentre Villa Bernasconi a Cernobbio fu la residenza dell’industriale tessile Davide Bernasconi, che se la fece costruire nel 1905 dall’architetto milanese Alfredo Campanini e la volle decorata con le figure a rilievo di bachi da seta, farfalle e foglie di gelso.

La mostra, realizzata da Fondazione Antonio Ratti e Città di Cernobbio, con il sostegno e il patrocinio di numerose altre istituzioni e imprese, sarà accompagnata da una nutrita serie di manifestazioni collaterali, sarà visitabile, fino all’11 ottobre con orari: martedì-venerdì 14-18; sabato, domenica e festivi 10-19; il biglietto unico per le due sedi costa 7 euro, ridotto 5 euro.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

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Le due curatrici della mostra Margherita Rosina (a sinistra) e Francina Chiara (a destra),

con l’assessora alle Attività produttive e commerciali di Cernobbio, Monica Ferrario (al centro).

 

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Passeggiare (un chilometro) per conoscere

Blog-kmc-01Grande successo, domenica 16 giugno, per l’inaugurazione del chilometro della conoscenza, il circuito di giardini e parchi che unisce Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota e che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe diventare «un luogo identitario per l’intera collettività comasca, in grado di accrescerne la visibilità e il richiamo internazionale, anche in vista di Expo 2015». (altro…)

Il Chilometro della conoscenza

villa olmo«È un corridoio verde di grande pregio naturalistico e di unicità paesaggistica, localizzato in prossimità del centro della città di Como, che riunisce, attraverso i rispettivi parchi secolari (per un totale di 17 ettari), alcune ville storiche di rara bellezza, che si affacciano sul lago di Como» (altro…)

Arriva il Ponte della conoscenza, via per Cernobbio ridotta alla metà

Martedì 27 marzo dalle 10 alle 11 verrà chiusa al traffico la corsia verso Cernobbio per la consegna del ponte del “Chilometro della conoscenza” che unirà il parco di Villa Olmo con le ville del Grumello e Sucota (altro…)