Van De Sfroos alla Feltrinelli/ Il nuovo album Goga e Magoga
La libreria Feltrinelli di Como in via Cesare Cantù 17 ha accolto lunedì sera 14 aprile i fans di Van De Sfroos, che hanno completamente riempito tutto lo spazio disponibile per accogliere il cantautore laghè (chi era in piedi doveva allungarsi sulle punte per riuscire a intravederlo). A tre anni dal successo di Yanez, ha scelto la città di Como per presentare in anteprima nazionale la sua nuova creazione, l’album Goga e Magoga, già in vendita in tutti i negozi e store digitali. La serata è stata introdotta da Alessio Brunialti de La Provincia e animata dagli interventi di Maurizio Pratelli del Corriere di Como e di Lorenzo Canali di Ciao Como Radio.
Questo nuovo disco rappresenta il “viaggio” degli ultimi 3 anni di cose viste e sentite. Rispetto all’album Yanez, si propone meno malinconico e più coraggioso, di buon auspicio. È molto diverso dai dischi precedenti: « Nella maggior parte delle canzoni mi accompagnano voci femminili che le rendono più “leggere”, più emozionanti – dice De Sfroos – come nella canzone “Infermiera”; il disco spazia da canzoni più ritmate e arrangiate che sembrano più “piene”, a canzoni con meno elementi e suoni più strani per cui c’è stato più lavoro, come in “Il re del giardino” ».
È un tono sincero e schietto quello di Van De Sfroos, che alla domanda se la gente è pronta a capire il suo cambiamento, risponde: « Se facessi qualcosa di cui tutti sono già pronti sarebbe una noia mortale; io ho quasi 50 anni e le cose che ho dentro e che esprimo nel disco sono proprie di quest’età.. non ero pronto neanche io a risentire il disco ma so che è l’unico possibile che avrei potuto incidere in questo momento della mia vita, e sono consapevole che contiene parti più urticanti rispetto agli altri. Capita che nel momento in cui si precipita verso il fondo, puoi attaccarti a qualcosa, e attaccarsi al Davide giovane, che non era sempre capito e accettato dal paese, ti ripropone tutti i dischi fatti fino adesso, ti ripropone quel tipo di musica folk, però poi ti rendi conto che hai ascoltato altri generi musicali, così con queste 16 canzoni ho voluto lasciare andare tutto, voglio essere libero di scegliere, perché voglio “esplodere” davanti a voi ». Nel parlare non smentisce la sua origine laghè, alternando frasi in dialetto, creando divertimento nel pubblico.
Con questo disco Van De Sfroos si è “addentrato nelle ombre”, in realtà più profonde che ha vissuto in prima persona, definendolo: « Il disco più empatico che ho mai scritto »
Nella canzone “Figli di ieri”tutti si possono ritrovare, ed è caratterizzata da un sound un pò “western”, « Tra Sergio Leone e Tarantino », scherza De Sfroos.
La canzone “Omen” tenta di far capire che le persone anziane vengono messi in discussione dalle nuove generazioni, che essendo proiettate verso il futuro fanno risultare gli anziani come “persone scadute”, che è ciò invece che non sono.
Ma che cosa significa questo “Goga e Magoga” del titolo? È una domanda difficile anche per lo stesso Van De Sfroos che lo ha scelto: «Dare il titolo a un disco a cui non puoi trovare la traduzione è un modo per sfidare se stessi e per incuriosire gli altri; è un termine vecchio che putroppo non si usa più, ma che io credo debba tornare a essere usato. Vuol dire tante cose, per alcuni significa fare il buono e il cattivo tempo, per altri vuol dire “pasticciare”. Non ha una traduzione vera e propria ».
Un Goga e Magoga, un qualcosa che gira, che si muove da dentro lo stomaco, e che vuole venir fuori ed esprimersi. Ecco una delle interpretazioni che ha lasciato intendere Davide Van De Sfroos, da questa sua esigenza di volersi esprimere in libertà ai suoi fans, e non solo con “La balera” e con tutte quelle canzoni nelle orecchie di tutti che lo hanno un po’ “etichettato” a quel genere. Con questo disco ha voluto esprimere una Davide diverso.
Accompagnato dalla voce di Leslie Abbadini e il violino di Anga, ha intonato in acustico tre canzoni inedite dell’album.
La seconda tappa del tour di presentazione è la Feltrinelli di Milano, mentre il 17 aprile si presenterà alla Feltrinelli a Verona, per un totale di nove città, fino alla fine di maggio.
L’album verrà presentato dal vivo in un concerto all’Ippodromo di Milano il prossimo 13 giugno, nell’ambito del City Sound Festival. [Clara Chiavoloni, ecoinformazioni]