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Radiopop/ Luciana Castellina a Prisma con Lorenza Ghidini

Lorenza Ghidini a Prisma di Radio popolare il 27 febbraio ha intervistato Luciana Castellina faro da decenni della sinistra italiana e presidente onoraria dell’Arci: «Bisogna fare la rivoluzione perchè non è vero che il capitalismo ha vinto».

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ecoinformazioni on air/ Csf: la memoria è lotta

Il servizio di Gianpaolo Rosso nell’edizione delle 7,15 del 27 febbraio di metroregione di Radio popolare Non è solo in mare che la Fortezza Europa uccide i migranti. Se nel Mediterraneo la mattanza è più frequente, anche la frontiera di terra è costellata di morti.

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Fotostoria/ Folgorati dall’Europa

Alle 18 del 26 febbraio presenza simbolica di Como senza frontiere alla Stazione di Como San Giovanni in memoria delle persone uccise dalla Fortezza Europa. [Foto Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

Csf a Balerna per piangere e lottare

Un piccolo gruppo di una ventina di persone, alcune partite da Como altre dal Ticino, hanno ricordato nel cimitero di Balerna (Ch) l’uccisione di Diakite Youssouf e di Mohammed Kouji vittime delle politiche europee che impediscono la libera circolazione delle persone obbligando decine di migliia di pesrone a rischi mortali per realizzare il proprio progetto di vita. A Balerna Fabio Cani, coportavoce della rete Como senza frontiere ha brevemente espresso il lutto per la fine delle giovani vite e confermato l’impegno politico di lotta per i diritti da entrambe la parti della frontiera assassina. [Foto Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

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Dal 2017 rabbia e dolore per l’uccisione di Diakite Youssouf

Sette anni fa Csf e la Como solidale piansero la morte di Diakite Youssouf ucciso il 27 febbraio 2017 immaginando sinergie contro la frontiera assassina. Riproponiamo dai nostri archivi il reportage dell’iniziativa che si svolse nella parrochia di Sant’Eusebio e del funerale a Balerna.

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Propaganda di guerra, con o senza Ai

[Playlist di tutti gli interventi dell’iniziativa]

È in crisi il presupposto indispensabile per interfacciarsi con la realtà. I canali che raccolgono e propagano le informazioni sono inaffidabili, oltre che in molti casi corrotti dal potere, e diffondono notizie sbagliate, fuorvianti e in grado di costruire una sorta di fake reality nella quale i mercanti di morte, i guerrafondai, i bellicisti, dentro e fuori i governi autoritari, sguazzano. L’incontro Informazione o propaganda?, introdotto dall’assessora del Comune Martina Orsucci e coordinato da Daniele Molteni, a Senna Comasco il 24 febbraio, ha concluso il calendario del Mese della Pace 2024. Le relazioni di Patrick Boylan, Lorena Corrias, Marco Boscolo, a cui si è aggiunto Fabio Cani per dare conto dell’importante lavoro della Carta di Roma, e gli interventi del pubblico hanno fornito strategie di resistenza alla disinformazione generalizzata e un quadro del pericolo per la democrazia determinato dall’intelligenza artificiale se media e persone non si ribelleranno a essere “stupidità collettiva”. Contro tali drammatiche prospettive lottano i giornalisti indipendenti e il giornalismo scientifico d’inchiesta. E se periodicamente degli squarci nella propaganda pervasiva si aprono come accaduto per il lavoro di Assange, per questo perseguitato, la prospettiva più interessante sembra essere una maggiore consapevole formazione dei lettori, degli spettatori e degli internauti. [Foto Fabio Cani, ecoinformazioni] On line anche le foto di Dario Onofrio, ecoinformazioni.

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ecoinformazioni mensile febbraio/ Informazione o propaganda?

Anticipiamo dal mensile ecoinformazioni che sarà distribuito all’incontro Informazione o propaganda? del 23 febbraio dalle 15 a Senna Comasco l’editoriale di Gianpaolo Rosso, Localismo assassino.

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Mercanti di morte più liberi

Procede l’offensiva del Governo italiano e della maggioranza parlamentare contro la Legge 185/90, che regola il commercio delle armi. Il provvedimento, prodotto avanzato della mobilitazione pacifista e, in particolare, delle lotte di alcuni settori disarmisti del movimento operaio, ha subito numerosi tentativi di assalto nel corso della sua pluriennale storia da parte di forze politiche ultrasensibili ai desideri dei mercanti di morte.  Con il voto in Senato di mercoledì 21 febbraio si procede a scardinare i meccanismi che hanno garantito finora un, pur non sufficiente, livello di trasparenza di un settore tanto sensibile e potenzialmente pericoloso per i Diritti umani e dei popoli. Tra i vari interventi peggiorativi, è preoccupante, su tutti, la volontà di eliminare la relazione annuale relativa agli istituti di credito coinvolti nella vendita di armi, strumento cardine della Campagna di pressione contro le Banche armate, le cui ragioni sono da tempo nel mirino del ministro della Difesa Crosetto.

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Studenti e polizia/ Vogliamo tornare agli anni ’70?

Ho frequentato il liceo tra il 1969 e il 1974, anni speciali e indimenticabili non solo per la storia personale, ma per quella del paese intero. Sono una di quelle ragazze che ha cominciato subito a “fare politica”, dai 14 anni in poi. Il primo anno a Brescia con l’autunno caldo del 1969 e le lotte dei metalmeccanici in piazza insieme agli studenti, tenendomi a dovuta distanza con grande paura, ho visto per la prima volta i poliziotti in tenuta di assalto.

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Tutta l’Arci con chi manifesta per la Pace

L’Arci di Como, come quella di Pisa (di seguito il documento) e di tutta l’Italia, condanna l’aggressione e il pestaggio ingiustificabile dei ragazz3 a Pisa, gravissimo episodio di violenza contro i diritti.

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