Anno: 2017

Civitas/ Lettera aperta agli agenti di Polizia locale

downloadL’associazione Civitas rivolge agli Agenti di polizia locale una lettera aperta contro l’ordinanza contro i poveri firmata da Mario Ladriscina, sindaco di Como, la scorsa settimana.

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21 dicembre/ Radio Popolare al Gloria

Per la “L’impresa eccezionale”, giovedì 21 dicembre,  Radio Popolare  torna a Como dalle 10 alle 18, dopo la partecipatissima manifestazione antifascista di sabato 9. Appuntamento allo Spazio Gloria del circolo Arci Xanadù, in via Varesina 72, ci sarà ecoinformazioni,  gli attivisti e le attiviste di Como Senza Frontiere e tanti ospiti.  A tutti coloro che sottoscriveranno per Radio Popolare in omaggio Otium 2017 il calendario ecoinformazioni dei dì di festa, l’unico senza giorni lavorativi. (altro…)

Studiosi e docenti universitari contro l’ordinanza di Landriscina

«Come studiosi di politiche sociali, come operatori e come cittadini italiani sottoscriviamo gli appelli delle associazioni di Como contro la recente ordinanza dell’amministrazione comunale che colpisce le persone senza fissa dimora presenti in città, senza peraltro proporre alcuna soluzione strutturale ed efficace al concreto problema sociale che esse riflettono.

Concordi con le associazioni e con le iniziative organizzate per i giorni 23 e 24 dicembre dalla rete Como senza frontiere e da altri, conveniamo sul fatto che l’ordinanza arreca una profonda ferita ai principi di sussidiarietà e solidarietà costituzionalmente garantiti, controperando anche – in prospettiva – rispetto all’impegno profuso quotidianamente in ogni altra città italiana per contenere e combattere la povertà e lo stigma sociale.

Ci uniamo quindi a chi chiede al Consiglio comunale di Como e alle forze politiche cittadine, a quelle sindacali e al Terzo settore, e alla cittadinanza tutta, di condannare questa ordinanza e al sindaco Mario Landriscina di ritirarla. Accogliamo perciò favorevolmente il ricorso al Presidente della Repubblica attualmente in preparazione». [Filippo Maria Paladini, Gianfranco Ragona, Giovanni Semi, Sandro Busso, Manuela Dellavalle, Cristopher Cepernich, Adriano Favole, Dario Padovan, Antonella Meo, Manuela Olagnero, Roberto Scalon, Franco Prina (Dipartimento di culture, politica e società dell’Università di Torino)].

Decoro urbano

A proposito di decoro urbano: esce oggi la prima ricerca italiana sull’inquinamento da plastica (microlitter) nei laghi italiani. La ricerca (Legambiente – Enea) assegna la maglia nera al lago di Como, dove viene registrata una densità media di 157 mila frammenti per chilometro quadrato. La presenza di microframmenti di plastica (largamente assorbiti per tutta la catena alimentare, uomo compreso) è particolarmente alta nell’area settentrionale del lago (oltre 500 mila tra Dervio (Lecco) e Santa Maria Rezzonico (Como) ed è in media maggiore degli altri laghi.Un pericolo reale per l’intero ecosistema, che richiederebbe amministratori competenti e lungimiranti, capaci di politiche di buona gestione su tutto il bacino idrografico, di attività di sensibilizzazione, di  azioni efficaci di prevenzione. Amministratori decorosi. (altro…)

Video/ Colpo di scena: nessuno ha fermato i volontari e l’ordinanza di Landriscina è per i poveri, non contro

Scusateci, noi e tutti gli atri media italiani e non solo abbiamo sbagliato tutto. Ce l’ha spiegato il 20 dicembre il sindaco di Como Landriscina nella conferenza stampa nella quale ci scusiamo anche con i lettori per aver inquadrato con la telecamera chi parlava trascurando le facce di tutti i giornalisti che esprimevano meglio di qualsiasi commento, lo stupore, l’incredulità rispetto a ciò che inverosimilmente veniva detto.  Ma andiamo alle notizie dal punto di vista del sindaco e del suo comandante della polizia locale Ghezzo che ha contribuito alla rappresentazione di un’altra realtà diversa da quella raccontata dai volontari e non solo. (altro…)

Ordinanza contro i poveri/ Il Pd al Bivacco solidale

«Aderiscono anche il Partito democratico della provincia di Como e il Gruppo consiliare del Pd al ‘Bivacco solidale contro chi affama i poveri’, sabato 23 dicembre, alle 10, davanti all’ex chiesa di San Francesco, in largo Lorenzo Spallino 1, a Como, organizzato da Como Senza Frontiere.  (altro…)

Ordinanza contro i poveri/ Ricorso a Mattarella

Sinistra italiana invita a scrivere al sindaco di Como e a fare ricorso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il patrocinio legale di Cathy La Torre. 
«”Egregio Sindaco di Como, le scriviamo, in quanto cittadini di Como, a seguito dell’ordinanza che ha emesso, la quale, non solo colpisce le fasce più deboli della cittadinanza – le persone senza fissa dimora – ma ancor peggio, la solidarietà dei cittadini che, facendosi carico delle Vostre omissioni, cerca di sostenere chi è più vulnerabile.
Riteniamo la sua ordinanza una ferita ai principi di sussidiarietà e solidarietà costituzionalmente garantiti e pertanto, abbiamo deciso di avanzare Ricorso al Presidente della Repubblica per chiedere l’annullamento di questa si, indecorosa, ordinanza.
Perché Egregio Sindaco, la solidarietà non si multa!”
Questa la comunicazione che alcuni attivisti di Sinistra Italiana di Como e cittadini e cittadine non iscritti ad alcun partito, stanno inviando al Sindaco di Como.
Dopo che l’avvocata Cathy La Torre, attivista per i diritti civili e sociali, si è offerta di patrocinare gratuitamente un ricorso al Presidente Mattarella per chiedere il ritiro dell’ordinanza emessa dal sindaco di Como.
Il coordinatore provinciale di Si Como, Marco Lorenzini, invita i cittadini comaschi ad aderire al Ricorso mandando una mail a sinistraitaliana.como@gmail.com» [Sinistra italiana Como]

 

 

Ordinanza contro i poveri/ Più di Landriscina responsabili sono Minniti e Orlando

Sarebbe un errore e un’ingiustizia attribuire al sindaco Mario Landriscina tutte le colpe della vergogna a cui è esposta la città di Como a causa dell’ordinanza contro i poveri. La destra comasca ha le sue gravi responsabilità, ma se le leggi nazionali non fossero state imbarbarite da  Minniti e Orlando (che è bene ricordare sono ministri del Pd non delle destre) e se non fossero state approvate in Parlamento grazie alla fiducia posta da Gentiloni (che non è né fascista, né razzista, ma)  l’ordinanza di Como, se emanata, sarebbe state prontamente cassata dalla Prefettura. Ciò oggi non è così facile avvenga proprio perché quelle norme illiberali e inumane sono legge e di ciò Landriscina non ha responsabilità alcuna. Può essere utile leggere cosa scrivevamo nell’aprile del 2017 noi dell’Arci (insieme a tante altre organizzazioni) prima dell’approvazione dei decreti nel tentativo di bloccarli. 

«Il Decreto Legge Minniti-Orlando e il Decreto ‘Sicurezza’, in fase di conversione in Parlamento, e sui quali verrà posta la fiducia alla Camera il prossimo martedì, rappresentano un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese.

Attraverso un uso improprio della legislazione di urgenza, i due decreti, anziché intervenire sulle tante contraddizioni e i limiti dell’attuale legislazione, introducono nuove norme di discutibile efficacia, senza peraltro migliorare l’efficienza del sistema.

Ad esempio si rilancia il ruolo dei Centri Permanenti per il Rimpatrio, nuova denominazione per gli attuali CIE, senza che ne venga modificata la funzione e assicurato il pieno rispetto dei diritti delle persone trattenute.
Il Legislatore prevede un’unica procedura per le espulsioni, valida tanto per chi proviene da percorsi di criminalità e lunghi periodi di carcerazione, quanto per il lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno, quando sarebbe al contrario opportuno prevedere percorsi di regolarizzazione individuale per chi si è di fatto inserito positivamente nel nostro Paese.

Esprimiamo forte contrarietà rispetto all’abolizione del secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo e alla sostanziale abolizione del contraddittorio nell’unico grado di giudizio, limitato da una procedura semplificata (rito camerale) priva del dibattimento.  In tal modo non solo viene violato il diritto di difesa di cui all’art.24 della Costituzione, ma si preclude la valutazione in concreto della persona del ricorrente e del suo  eventuale percorso di inclusione sociale ai fini della valutazione sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Gestire e governare in modo efficace e lungimirante il fenomeno migratorio non significa – noi crediamo – limitarsi ad irrealistiche azioni di deterrenza. Occorrono, invece, norme che favoriscano i flussi d’ingresso e la permanenza regolare dei cittadini stranieri, contrastando così il lavoro nero e lo sfruttamento.

Ribadiamo inoltre l’urgenza di aprire corridoi umanitari e aumentare considerevolmente i reinsediamenti, per consentire alle persone che fuggono da guerre, persecuzioni, fame e povertà di entrare in Italia e in Europa senza mettere in pericolo la loro vita.

Riteniamo inaccoglibile  la pretesa di ricondurre la materia del “decoro urbano” al tema della sicurezza, avallando una concezione dell’ordine pubblico che non produce vera sicurezza ma, al contrario, rischia di creare maggiore insicurezza criminalizzando la marginalità sociale senza preoccuparsi di intervenire per combattere la povertà e la marginalità di un numero crescente di cittadini.

Riteniamo inopportuno il ricorso alla decretazione d’urgenza per riformare materie, come il diritto di asilo e le discipline sulla sicurezza urbana, che richiederebbero un più articolato confronto democratico. Nel merito, riteniamo, comunque, che i due Decreti Legge non debbano essere convertiti nella forma attuale: i firmatari chiedono dunque che si apra un confronto ampio e approfondito al fine di dare al Paese una nuova disciplina più bilanciata e condivisa.

Per questo facciamo appello a chi intende impegnarsi per impedire la conversione in legge di questi provvedimenti del Governo così formulati a partecipare al presidio che si terrà il prossimo 11 aprile alle 17 davanti a Montecitorio». [dal sito Arci nazionale]

Primi firmatari:

A Buon Diritto, ACLI, A.C.S.E. (Associazione Comboniana Servizio Emigrati e Profughi), Altramente scuola per tutti, ANOLF, Antigone, ARCI, ASGI, Associazione Condividi, Associazione Forum Droghe, Associazione Insieme Onlus (FI), Associazione Interculturale International House di Reggio Calabria, Associazione Laura Lombardo Radice, Associazione Le Mafalde, Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Associazione Nessun Luogo è Lontano, Associazione Osservatorio Migranti di Basilicata Aps, Associazione Progetto Diritti Onlus, Associazione Psichiatria Democratica, Associazione Spazio Libero, Associazione Transglobal, Associazione Voci della Terra, Associazione Welcome in Val diCecina Onlus, Bambini più Diritti Onlus, Baobab Experience, Centro Astalli, Cesv, CGIL, CILD, CISL, Cittadinanza attiva Onlus, CNCA, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Comunità di S.Egidio,  Comunità Nuova, Comunità Progetto Sud, Cooperativa sociale Alice onlus, Coordinamento Noi tutti migranti, Cospe, Esercito della Salvezza, European Alternatives, Filef nazionale, Focus – Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Cercare Ancora, Fondazione Migrantes, Fuori Binario, L’Altra Europa Laboratorio Venezia, LasciateCIEntrare, Le Città in Comune, Legambiente, Libera, Link Coord. Universitario, Lunaria, Medici per i Diritti Umani – MEDU, Medici senza frontiere, Ospiti in Arrivo, Osservatorio Migranti di Basilicata, Oxfam Italia, Psichiatria Democratica, Progetto Sud ONG UIL,  Rete Antirazzista Fiorentina, Rete della conoscenza, Rete Romaccoglie, Segreteria Forum Droghe, SEI UGL, Senzaconfine, SOS Razzismo Italia, UIL, Unione degli studenti,  Un ponte per…, Villaggio Esquilino onlus.

[Foto Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

Ordinanza contro i poveri/ Più di Landriscina responsabili sono Minniti e Orlando

 

Cgil/ L’ordinanza del sindaco offende la città

«Il 23 dicembre diremo al sindaco che non sarà un’ordinanza a cancellare la Como solidale. Como, purtroppo, è di nuovo alla ribalta della stampa nazionale perché additata come città in cui si negano i diritti e le tutele per i soggetti più fragili.

L’ordinanza emessa dal sindaco, che colpisce i poveri della città impedendo loro non solo di sostare nel centro storico ma addirittura di essere sfamati dai volontari e dalle volontarie che di loro si occupano, è a nostro avviso un atto offensivo verso i cittadini comaschi. La giunta Landriscina anziché preoccuparsi di promuovere politiche per sconfiggere la povertà emette ordinanze che mirano a togliere dalla vista i poveri. Solo per le festività natalizie, però. Lo chiamano decoro urbano, a noi pare un atto indecoroso e inumano.

Questa amministrazione non ha ancora lasciato trapelare nulla in merito a quali siano i progetti per il futuro della città, non ha ancora affrontato le questioni che riguardano la vita dei cittadini (mobilità, grandi opere, modello di sviluppo) ma sin dal suo insediamento è impegnata a contrastare gli “ultimi”. Rimuovere panchine, chiudere rubinetti d’acqua, recintare a spese dei contribuenti luoghi di riparo per i migranti senzatetto, imporre contravvenzioni a nullatenenti scadendo nel ridicolo.
Dopo le intimidazioni del Veneto fronte skinhead e di Forza Nuova, il volontariato comasco si ritrova a subire ammonimenti e inibizioni da parte dell’ammnistrazione comunale.
Verrebbe da dire, amaramente, che c’era da aspettarselo, visto che lo stesso sindaco ha scelto di non partecipare alla grande manifestazione popolare del 9 dicembre con la presenza di alte cariche istituzionali.
La Cgil sostiene invece la solidarietà e l’impegno dei volontari che si prendono cura dei soggetti che vivono in condizione di marginalità. Per questa ragione, invitiamo tutti a partecipare sabato 23 dicembre alle 10 avanti all’ex chiesa San Francesco in largo Lorenzo Spallino 1 a Como al Bivacco solidale, nello stesso luogo dove domenica 17 dicembre, tradendo lo spirito stesso del Natale, è stato impedito dai Vigili urbani, con una indicazione politica inqualificabile, ai volontari di dare cibo a chi ha fame». [Cgil Como]